Quante volte vi siete chiesti come convincere i bambini a camminare e a visitare una grande città? Come rendere interessante una visita che, magari per una certa fascia di età, potrebbe rivelarsi noiosa? Un sabato mattina, abbiamo deciso di visitare un pezzo di Napoli in maniera diversa, divertente e stimolante. Come ci siamo riusciti? Con una caccia al tesoro con la mappa di Napoli di Viaggiapiccoli
Uno degli strumenti che più utilizziamo quando andiamo in giro, sono le mappe. Manuel ha una vera e propria passione, le colleziona tutte e guai a buttarle. Tornano a casa malconce e maltrattate, scritte e scarabocchiate, mappe vissute…che di tanto in tanto riprende da un cassetto per chiedere “mamma ricordi quando siamo stati a Londra? Ci torniamo?”
Ecco che un sabato mattina, pur essendo napoletani doc e andando spesso a Napoli, abbiamo fatto una passeggiata con una modalità diversa: abbiamo utilizzato la Mappa di Napoli creata da Viaggiapiccoli! Uno strumento utile non solo per orientarsi, ma soprattutto per rendere avvincente la visita! Una caccia al tesoro sul retro della mappa ci invita all’azione, dobbiamo segnare tutti i posti che riusciamo a visitare, calcoliamo il punteggio e alla fine otteniamo il diploma del viaggiatore.
Prima tappa: Metro Toledo, la più bella d’Europa
Armati della nostra Mappa di Napoli per bambini, partiamo da Via Toledo, strada dello shopping partenopeo che brulica di passanti e turisti che vanno in ogni direzione.
Prima tappa e primo quadratino da segnare sulla nostra mappa tra le 10 cose da visitare a Napoli: la metro più bella d’Europa, Metro Toledo.
Che dobbiate prendere la metro oppure no, comprate il biglietto 1.20€, anche solo per vedere com’è. I bambini non pagano.
La Metro Toledo lascia senza fiato ed impossibile non fermarsi col naso all’insù sulle scale mobili e fare su e giù (come abbiamo fatto noi) solo per vedere i giochi di luce azzurri, blu e turchesi del soffitto e dei mosaici.
Seconda Tappa: caccia al tesoro tra i murales dei quartieri spagnoli
Usciti dalla metro, potete decidere quale direzione prendere: potete andare verso il Museo nazionale e scendere per Via Foria, fino ad arrivare al centro storico, quindi Via dei Tribunali.
Oppure potete scegliere di andare verso Piazza Plebiscito, passando prima per i Quartieri Spagnoli, e noi qui parleremo di questo itinerario.
Di fronte alla Metro Toledo, avrete una serie di stradine che si susseguono, tutte vi catapulteranno in un microcosmo a sé stante, quello dei Quartieri Spagnoli.
Prendetene una a caso, per esempio Via Portacarrese a Montecalvario, noto anche come Vico Totò, e inerpicatevi alla ricerca de murales dedicati alla filmografia di Totò e De Filippo.
I Quartieri Spagnoli oggi sono diventati forse fin troppo turistici, sono lontani i tempi in cui si evitavano per paura anche solo di attraversarli. Eppure se venite a Napoli, è una tappa che non potete perdervi. Qui non avete bisogno di mappe o indicazioni, dovete semplicemente addentrarvi, salire in cima, svoltare a destra o sinistra, ridiscendere e fare cosi fino a completare un vero e proprio labirinto. Ad ogni vicolo che imboccate vi basterà guardarvi attorno e rendervi conto che siete nel ventre di Napoli.
Se volete fare un tour completo dei Quartieri Spagnoli e non perdervi nemmeno un vicolo, allora leggete qui.
Totalizziamo già il primo punto della caccia al tesoro, con i murales di Maradona, che sono sparsi un pò in tutti i quartieri.
Terza Tappa: merenda con una sfogliatella e un caffè particolare
Uscendo dal groviglio dei Quartieri, ritornate su Via Toledo, e fate una merenda. Noi abbiamo mangiato una sfogliatella da Cuori di sfogliatella (rigorosamente riccia, ci piace cosi!) e abbiamo aggiunto un nuovo tassello alla nostra mappa, nella lista delle 10 cose da mangiare.
Passeggiando per Via Toledo, non potrete non fare caso a Don Café, il primo bar itinerante montato su una cargobike, che fa il caffè con la Coccumella, l’antica caffettiera napoletana che forse qualcuno conserverà ancora in casa, magari a casa dei nonni. Giuseppe Schifano è un giovane imprenditore napoletano che ha trasformato una bicicletta in un bar ambulante. Un fornello per il caffè, un piccolo fornetto elettrico per mini sfogliatelle ricce e frolle ed ecco un vero e proprio bar a cielo aperto.
Fermatevi ad ascoltare il suo racconto, scoprirete come si fa il caffè con la coccumella, ovviamente potrete assaggiarlo. Quanto costa? Lo decidete voi.
La Cargo Bike di Giuseppe
Quarta tappa: caccia al tesoro alla scoperta di miti e leggende
Ci dirigiamo verso la Galleria Umberto I per andare alla ricerca del nostro segno zodiacale. La Galleria, oggi centro commerciale di Napoli, fu costruita tra il 1887 e il 1890 in onore al Re Umberto I d’Italia. E’ uno dei monumenti più maestosi di Napoli.
Lo sapevate che al centro della galleria, sul pavimento ci sono dei bellissimi mosaici che raffigurano i venti e i segni zodiacali? Cerca il tuo segno, posizionati sul cerchio, fai tre giri ed esprimi un desiderio! Complimenti, hai aggiunto un altro punto per la tua caccia al tesoro!
Se volete assaggiare un ottimo babà, fermatevi al chioschetto della Sfogliatella Mary. Lo riconoscete dall’insegna, e dalla fila.
Dalla Galleria Umberto, ci spostiamo verso Piazza Plebiscito. Qui ci siamo divertiti tantissimo! Le quattro statue a destra della facciata del Palazzo Reale che guarda verso la piazza hanno una storia molto divertente.
“Chi ha fatto pipì per terra?” dice Carlo V d’Asburgo
“Io non ne so niente” risponde Carlo III
“Sono stato io, e allora?” controbatte Gioacchino Murat (altro punto sulla nostra mappa!)
Sguainando la spada: “Adesso te lo taglio!” minaccia Vittorio Emanuele II (l’unico tra i quattro che non fu Re di Napoli, ma Re d’Italia)
Sembra la scenetta di un film, ma in realtà è una leggenda che tutti i napoletano conoscono. Mio padre me la raccontava da piccola ogni volta che mi portava a Piazza Plebiscito, e anche Manuel si è divertito a recitare la parte di ogni sovrano.
Ma la nostra tappa a Piazza Plebiscito non termina qui: la conoscete la leggenda delle statue a cavallo di Piazza Plebiscito?
E’ la maledizione della Regina Margherita che una volta al mese concedeva ai suoi prigionieri la possibilità di essere liberati prima dell’esecuzione qualora fossero riusciti ad attraversare la piazza bendati, oltrepassando le due statue a cavallo.
Noi ci abbiamo provato, anche se non avevamo una benda, Manuel ha chiuso gli occhi e ha iniziato a correre verso la basilica. Non so se abbia barato oppure no, fatto sta che ha superato le due statue e si è divertito tantissimo.
Dopo tutto questo camminare, ci è venuto un languorino e abbiamo deciso di mangiare un bel cuoppo fritto.
Su Via Toledo, trovate diversi locali che propongono cuoppi di terra (la classica fritturina all’italiana con crocché, arancini, zeppoline e verdurine in pastella) o cuoppi di mare (i famosi tondini, anelli di calamaro fritto). Noi ci siamo fermati da Carmeniell a Toledo a Via Toledo 310, ma se andate verso Piazza Plebiscito ne trovate tanti altri.
Se invece volete mangiarvi una pizza fritta o una pizza a portafoglio, non avete che l’imbarazzo della scelta: da Gennaro Salvo pizza a Portafoglio a Sorbillo Piccolina o Zia Esterina Sorbillo.
Questo è solo uno dei tanti itinerari che potete fare a Napoli in una mezza giornata con i bambini. Con la mappa di Napoli, avrete tantissime cose da scoprire e ogni volta potrete segnare nuovi punti per la vostra caccia al tesoro e scoprire nuovi posti di Napoli, modi di dire napoletani, cose tipiche da mangiare, musei da visitare…
Insomma, un modo divertente per scoprire Napoli e tante curiosità che piaceranno tantissimo ai bambini.